Mar 23 2012
Batterie con 3 Mesi di Autonomia
Il punto debole dei moderni smartphone, è certamente l’autonomia, funzioni avanzate come gps o connessioni supervolece riducono drasticamente la durata delle batterie, che per un dispositivo mobile è certamente un grosso impedimento e spesso tutti i tentativi di Risparmiare la Batteria non durano a lungo.
Il distretto tecnologico Veneto Nanotech in collaborazione con un team di ricercatori della giapponese Shinshu University, si è posto l’obiettivo di rimuovere questo impedimento, ideando una batteria di lunghissima durata, in grado di erogare l’energia in modo intelligente per almeno novanta giorni; questo almeno stando alle dichiarazioni di Morinobu Endo, professore della facoltà di Ingegneria dell’ateneo nipponico.
Batterie con 3 Mesi di Autonomia
Il progetto è basato sull’impiego delle nanotecnologie, fra cui la tecnica dei “rivestimenti nano-strutturati” (processo noto come coating).”Vogliamo unire la nostra expertise nel campo delle batterie – afferma Endo – con l’eccellenza della Veneto Nanotech nelle tecnologie di coating. Unendo le forze possiamo realizzare questo innovativo progetto, che prevede finanziamenti che saranno sia pubblici sia privati da entrambi i Paesi”.
Il distretto scientifico veneto è nato nel 2003 dalla collaborazione tra le università di Padova, Venezia e Verona, la regione, il ministero della Ricerca, e varie istituzioni pubbliche e private.
Le applicazioni di queste batterie intelligenti, non riguarderanno soltanto telefoni cellulari, ma anche diversi dispositivi elettronici, elettrodomestici di uso casalingo, e addirittura, le auto elettriche.
L’importanza del progetto è stata evidenziata dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo, che ha tenuto a sottolineare i vari campi comune di interesse di Italia e Giappone. Il ministro ha sottolineato, inoltre, come la collaborazione tra Italia e Giappone non si fermi a queste ricerche sulle batterie. Un altro ambito che vede lavorare insieme il nostro Paese e quello del Sol Levante è, ad esempio, quello dell’energia solare: una azienda siciliana ha già attivato una fattiva collaborazione con lo stato nipponico, dando vita a uno dei più grandi stabilimenti europei per la produzione di pannelli solari.
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Tag: autonomia, batterie, nanotecnologie
Mar 24 2012
Archos Sfida Asus con il Suo G10 XS
Archos, se siete dei lettori appassionati questo nome non vi sarà nuovo, se di certo non è un brand che riempie le testate cartacee e online con i suoi prodotti ed i suoi successi, ha avuto modo di farsi avanti con i suoi prezzi competitivi, per quanto riguarda ZioGeek avevamo visto appunto lo Smartphone Archos. Le notizie non sono ancora del tutto ufficiali in casa Archos, ma c’è aria di novità grazie alla nuova linea di dispositivi Android, dei veri e propri ibridi che dovrebbero fare concorrenza, soprattutto in riferimento ai prezzi, a prodotti che abbiamo già recensito in passato come Transformer Prime e Galaxy Note 10.1, pur non potendo offrire gli stessi standard per i contenuti hardware.
Archos Sfida Asus con il Suo G10 XS
Anche se è ancora tutto da prendere con le pinze, la serie G10 XS potrebbe essere il vero punto di svolta e di rivincita per Archos, anche se non si sta esattamente immettendo in un mercato facile, guardando anche solo il livello di competizione che, in genere, i dispositivi Android subiscono dal colosso della mela morsicata.
Il video postato a fine articolo non fa che stuzzicare la nostra fantasia senza in realtà rivelarci moltissimo in merito al prodotto, se non che avrà un design molto sottile ed elegante con soli 7,6 mm senza contare la tastiera, che probabilmente conterrà una batterie aggiuntive, esattamente come avviene per il Prime o il Transformer 300. Questo progetto, anche senza avere tutti i dettagli ma dalle sole indiscrezioni di cnet.com, è comunque di grande interesse. Prima di tutto non stiamo infatti parlando di un singolo dispositivo ma di una gamma vera e propria di tablet con Ice Cream Sandwich e che avranno la possibilità di schermi da 7, 8 e 10 pollici.
Il fatto che su questi dispositivi girerà un sistema Android sicuramente gli assicura già una fetta di pubblico che, spinto anche dai prezzi, questi si molto competitivi, €129 per la più piccola e €199 per la più grande, è sicuramente interessato alla possibilità di avere un device ultrasottile ad un prezzo abbordabile che sia in grado di connettersi all’ex Android Market, redivivo Google Play. Pensando alla possibilità che il resto delle caratteristiche tecniche siano in linea con le recenti proposte Archos, potrebbe essere arrivata finalmente la mossa vincente per questa casa.
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Tag: archos, ibridi, pad, tablet
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