La Triste Verità Sull’Espansione Del Mac Pro

L’anteprima del nuovo Mac Pro data, da parte di Apple, alla WWDC che si è tenuta a San Francisco, ha fatto a lungo riflettere gli utenti e gli addetti ai lavori sui livelli di espandibilità di questa macchina che è principalmente dedicata ad un pubblico professionista. Andiamo a vedere quali sono le prime critiche stanno circolando sul web.

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Mac Pro 2013: Il Caos Regna Sovrano

Il design del nuovo Mac Pro è uno dei principali punti di forza della nuova workstation di Apple, tuttavia molti utenti preferivano avere ancora a disposizione la forma tower classica. A Cupertino, invece, gli ingegneri hanno pensato di sviluppare un sistema di dissipazione del calore avveniristico denominato Unified Thermal Core che, però, ha lasciato molti dubbi sulla sua efficacia. Vi è da sottolineare che il design è veramente innovativo, ma da un punto di vista pratico non sembra efficace quanto lo è per l’occhio degli osservatori. Una delle prime critiche, infatti, riguarda l’assenza di possibilità di espansione della workstation che obbliga gli utenti ad acquistare decine di periferiche esterne per sopperire alla mancanza del masterizzatore Blu-Ray, dell’interfaccia audio professionale, sistema di ripresa per Facetime e podcast etc… Quindi gli utenti si ritroveranno ad avere una workstation compatta ma, allo stesso tempo, avranno decine di cavi in disordine ed una situazione simile a quella che potete vedere in foto. Per il momento, inoltre, non è stato reso noto se sarà possibile connettere il Mac Pro in daisy-chain, per sfruttare una maggior potenza di elaborazione. Ovviamente quando si effettua il daisy-chain delle workstation e si connettono decine di dispositivi esterni, tutto ciò ingombra un po’ di spazio rendendo il workspace abbastanza caotico. Non sappiamo, infine, se Apple proporrà alcune soluzioni per poter riuscire ad ordinare i cavi delle periferiche. Cosa ne pensate?

Link | CultOfMac

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