IBM Crea Supercomputer Da 128TB Flash

Il centro di ricerche di IBM sta sviluppando, in questi ultimi anni, un supercomputer che simuli il comportamento del cervello dei topi. Per gestire tutti i modelli di dati degli oltre 70 milioni di neuroni del cervello di un topo, Big Blue necessita l’utilizzo della stessa tipologia di hard disk a stato solido presente sui classici computer. Andiamo a vedere in dettaglio.

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Memorie Flash “Infinte”

La collaborazione tra IBM e due università svizzere nel progetto di realizzazione di un cervello di un topo “digitale” necessita delle nuove memorie flash per poter avere migliori performance. Esistono, però, molti tagli di memorie SSD che si possono trovare all’interno di un PC. Vi sono sul mercato memorie flash a partire da tagli da 64GB fino ad arrivare a 512GB. Il progetto di IBM, però, necessita di un quantitativo memoria da 250 a quasi 1000 volte superiore, ovvero 128 terabyte di memorie flash. Il supercomputer realizzato assieme all’Ecole Polytechnique Federale de Lausanne e il Eidgenoessische Technische Hochschule Zurich offrirà capacità computazionale pari a 70 milioni di neuroni.

Le memorie flash sono meno costose e più spaziose, ma anche più lente rispetto alle DRAM. Tuttavia le memorie flash sono nettamente più veloci rispetto agli hard disk tradizionali anche se risultano più costose. Per questo motivo, le memorie flash occupano un livello intermedio tra gli hard disk e le DRAM (dynamic random access memory) nella rappresentazione gerarchica delle memorie.

“The major reasons are both cost and speed. Detailed brain simulations in particular have unique requirements that make it desirable to use a different ratio of compute [power] to memory [capacity] than today’s systems.”

In questo progetto, le memorie flash archivieranno informazioni di varia natura, provenienti dallo studio dei comportamenti del cervello dei topi, simulazione di risultati e molto altro ancora. Attualmente, nella maggior parte dei computer di oggi, le memorie flash sono connesse attraverso l’interfaccia SATA, ma il nuovo Mac Pro offre la possibilità di inserire le memorie flash più vicine al processore attraverso la porta PCI Express. IBM, tuttavia, non ha reso noto come connetterà i 128 terabyte di memorie flash anche se crediamo la porta PCI Express sarà una delle opzioni disponibili. Il progetto Blue Brain, sottolinea IBM, come non sia una vera e propria rete neuronale, bensì cerca di simulare la realtà fisica delle cellule nervose, inclusi dati come le dimensioni ed i “comandi” elettrici. Per il momento questo progetto è ancora in fase di sviluppo ma sarà interessante vedere l’architettura hardware che verrà implementata e quali saranno le tecnologie utilizzate per migliorare l’efficienza e le prestazioni. Cosa ne pensate?

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