Lug 3 2012
Instagram, Pinterest, Netflix: Problemi Con I Server
Le piattaforme mobii (e non) più famose al mondo, quali Instagram, Netflix e Pinterest sono state down anlcuni giorni fa. Down in linguaggio tecnico significa che ci sono problemi con i server che ospitano le piattaforme. Problemini che possono essere di diversà gravità, da un semplice riavvio che può causare un offline del sito di alcuni minuti, fino a danni di grande rilevanza. Purtroppo per gli utenti di queste piattaforme non è stato un danno di piccola gravità, anzi… sono stati causati molti danni. L’offline dei server è durato un bel po’ di tempo è stato causato da una tempesta caduta nella zona dove si trovano fisicamente i server. Infatti in Virginia, negli Stati Uniti circa due milioni di persone sono state senza elettricità. Tra queste due milioni di persone, c’è anche l’azienda che ospita i server di Instagram e company.
Subito Arrivate Le Scuse
Instagram Support
@InstagramHelp
We’re currently experiencing technical difficulties and we’re working to correct the issues. Thanks for your patience
Questo è il messaggio apparso sulla pagina di supporto su Twitter. I tempi di riparazione non sono stati ancora comunicati (al momento in cui scriviamo) poichè i danni ai server sono forse l’ultimo problema di un’intera popolazione sommersa da disagi,piogge e quant’altro. Milioni di persone quindi sono in attesa di poter riutilizzare le proprie piattaforme preferite, sperando che il danno venga riparato il prima possibile. Gravissima la tempesta che si è abbattuta in Virignia, causando gravissimi problemi a tutta la popolazione. Molti sono gli sfollati e i feriti. Quindi il nostro augurio non è quello che i server vengano riparati al più presto, ma che vengano messe in sicurezza tutte le famiglie colpite dall’alluvione. Forse è doveroso dover dare maggiore attenzione a queste situazioni. Comunque, nonostante tutto, sono arrivate notizie che e piattaforme sono in fase di recupero e che dovrebbero tornare presto operative.
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Tag: danni ai server, Instagram, netflix, pinterest, server down
Lug 4 2012
Micron Acquista Elpida
L’azienda giapponese Elpida versava in cattive condizioni economiche da qualche mese ma con l’acquisizione del 100% da parte di Micron e il ripianamento dei debiti, vi sono tutte le carte in regola per poter arrivare alla creazione di un produttore di memorie che può dare del filo da torcere a Samsung. L’acquisizione oltre ad essere strategica, consente a Micron di aumentare la propria capacità produttiva e acquisire del know-how da implementare all’interno della propria azienda.
Un’Acquisizione Strategica
Nel mondo delle memorie DRAM Micron ha siglato l’accordo di acquisto di Elpida, principale fornitore di memorie DRAM di Apple e che diventerà, molto probabilmente, una sussidiaria dell’azienda statunitense. I termini dell’accordo parlano di una somma totale di 2.5 miliardi di dollari suddivisi rispettivamente in 750 milioni in azioni e pagamenti per un totale di 1.75 miliardi di dollari fino al 2019. Elpida, pur avendo grossi acquirenti di memorie DRAM come Apple, ha al momento circa 1.89 miliardi di dollari di debito e una situazione di gestione di bancarotta aperta all’inizio dell’anno.
Con l’acquisizione di Elpida, Micron potrà vantare lo stabilimento per la produzione di DRAM a 300mm situato presso Hiroshima ed inoltre anche il 65% della proprietà di Rexchip, azienda acquisita da Elpida, oltre a un 24% di Rexchip con la proprietà di Powerchip Technology Corporation quindi in totale l’89% di Rexchip. Insieme queste 2 aziende riescono a produrre circa 200000 wafer da 300mm al mese e questo comporteràad un aumento del 50% della capacità produttiva odierna di Micron. Crediamo che tutto ciò comporterà, soprattutto per Micron e anche i grandi acquirenti di memorie DRAM, la possibilità di avere a disposizione un grande produttore mondiale con grande capacità produttiva e migliori possibilità nei campi di ricerca, sviluppo e di condivisione del know-how. Al momento Samsung risulta il numero uno al mondo nel settore delle memorie, quindi questa acquisizione può risultare strategica anche in vista concorrenziale e permettere ad aziende del calibro di Apple di rifornirsi solamente da un unico produttore.
Link | DigiTimes
@albertmarini
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