La bicicletta è certamente uno dei mezzi di trasporto più longevi della storia, alcuni studi la farebbero risalire addirittura a un idea di Leonardo da Vinci.
Negli anni ha subito diversi attacchi, da parte di mezzi di locomozione più moderni e tecnologici, ma il suo lustro è rimasto fino, ad oggi, intatto. La bici non ha nessuna intenzione di andare in pensione, anzi, nel prossimo millennio potrebbe rivivere una nuova giovinezza.
Toyota e Parlee Cycles, su inziativa di DeepLocal, hanno, infatti, iniziato a progettare la bicicletta del terzo millenio: un concept innovativo ad elevato contenuto tecnologico.
La bici del terzo millennio si presenta con un telaio aerodinamico in fibra di carbonio, che integra all’interno tutti i cavi, testato nella galleria del vento al MIT di Boston. Il reggisella invece, è dotato di un trasmettitore wireless, che consente all’utente di cambiare le marce della bici, utilizzando il proprio smartphone posto sul manubrio, che visualizza anche le informazioni sulla velocità, cadenza e frequenza cardiaca. Un cuginetto del tanto bistrattato, ma niente affatto male I’m Watch, lo Smartphone da Polso.
Ma le sorprese non finiscono qui. il componente fondamentale del sistema è un caschetto neuronale, dotato di elettrodi che devono essere appoggiati sul cranio del ciclista. Quando il ciclista pensa di cambiare marcia, cioè di aumentarla o diminuirla, il sistema interpreta i segnali cerebrali, realizzando sulla meccanica della bicicletta ciò che il ciclista avrebbe voluto fare. Il progetto è pensato anche per permettere di cambiare direzione di percorso verso destra o sinistra usando il solo potere della mente.
Purtroppo non si parla per ora di applicazioni pratiche: queste esperienze servono principalmente per sviluppare sistemi che poi potranno avere numerosi campi d’uso, da veicoli speciali per i disabili, fino a sofisticati sistemi di guida asissistita o, perché no, di veicoli che sono mossi più dalla forza mentale del pilota, che non da quella fisica.
© 2008 Ziogeek.com
Tag: dispositivi portatili, smartphone da bici
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Apr 11 2012
La bicicletta che si guida col pensiero
La bicicletta è certamente uno dei mezzi di trasporto più longevi della storia, alcuni studi la farebbero risalire addirittura a un idea di Leonardo da Vinci.
Negli anni ha subito diversi attacchi, da parte di mezzi di locomozione più moderni e tecnologici, ma il suo lustro è rimasto fino, ad oggi, intatto. La bici non ha nessuna intenzione di andare in pensione, anzi, nel prossimo millennio potrebbe rivivere una nuova giovinezza.
Toyota e Parlee Cycles, su inziativa di DeepLocal, hanno, infatti, iniziato a progettare la bicicletta del terzo millenio: un concept innovativo ad elevato contenuto tecnologico.
La bici del terzo millennio si presenta con un telaio aerodinamico in fibra di carbonio, che integra all’interno tutti i cavi, testato nella galleria del vento al MIT di Boston. Il reggisella invece, è dotato di un trasmettitore wireless, che consente all’utente di cambiare le marce della bici, utilizzando il proprio smartphone posto sul manubrio, che visualizza anche le informazioni sulla velocità, cadenza e frequenza cardiaca. Un cuginetto del tanto bistrattato, ma niente affatto male I’m Watch, lo Smartphone da Polso.
Ma le sorprese non finiscono qui. il componente fondamentale del sistema è un caschetto neuronale, dotato di elettrodi che devono essere appoggiati sul cranio del ciclista. Quando il ciclista pensa di cambiare marcia, cioè di aumentarla o diminuirla, il sistema interpreta i segnali cerebrali, realizzando sulla meccanica della bicicletta ciò che il ciclista avrebbe voluto fare. Il progetto è pensato anche per permettere di cambiare direzione di percorso verso destra o sinistra usando il solo potere della mente.
Purtroppo non si parla per ora di applicazioni pratiche: queste esperienze servono principalmente per sviluppare sistemi che poi potranno avere numerosi campi d’uso, da veicoli speciali per i disabili, fino a sofisticati sistemi di guida asissistita o, perché no, di veicoli che sono mossi più dalla forza mentale del pilota, che non da quella fisica.
© 2008 Ziogeek.com
Tag: dispositivi portatili, smartphone da bici
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