Ott 2 2011
iPhone Oggetto Del Desiderio? No, Secondo Il NYT E’ Vero Amore!
L’attesa per l’arrivo dell’iPhone 5 è ormai quasi frenetica, sia per i fan che per gli addetti ai lavori, i quali si domandano cosa si sarà inventata Apple stavolta per ricatalizzare l’attenzione su un dispositivo forse superato (almeno nella creatività) dai nuovi ‘super’ smartphone Android venduti rispettivamente da Samsung, LG e HTC.
In attesa però delle informazioni ufficiali, l’inventiva delle persone si scatena: è il caso del ricercatore Martin Lindstrom autore di uno studio apparso oggi sul New York Times e le cui conclusioni sono piuttosto curiose.
Il New York Times titola “You Love Your iPhone. Literally”
Stupiti? A quanto pare, per alcuni fanatici fan (scusate il gioco di parole) dello smartphone della Mela, il sentimento compulsivo nei confronti del proprio device è del tutto analogo al sentimento dell’amore, con gli stessi effetti sociali e psicologici che ciò comporta. Ma non è l’unica stravagante novità venuta fuori dalle ricerche di Lindstrom.
La suoneria del telefono (in generale) è addirittura posizionata al terzo posto nella classifica dei suoni che scatenano le emozioni più forti, appena dopo il pianto dei figli e il suono d’avvio del personal pc. Tanto che alcune persone (direi tutte) hanno una ossessiva impressione che il cellulare stia vibrando, anche quando questo non accade.
Il motivo? Secondo Lindstrom, la causa sono i nostri ormoni, nello specifico le dopamine. Le stesse che vengono rilasciate in presenza di emozioni importanti. Non sappiamo se ciò sia un bene o un male, ma se pensate di essere tra quelli che provano queste sensazioni, forse è meglio spegnere il pc ora e uscire a farsi una partita a calcetto (o pallavolo, per le ladies). Senza cellulare!
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Tag: amore per iphone, iphone 5, ney york times, ricerche curiose
Ott 2 2011
Aggiornare In Automatico Tutti I Programmi Di Windows Con SUMo
Capita di utilizzare un software con grande frequenza e di non aver voglia di aggiornarlo nonostante spesso compaiono le notifiche a ricordarcelo. Il problema è se poi ci si trova a lavorare su un computer non nostro, e trovare magari una brutta sorpresa: lo stesso programma completamente diverso e magari una certa difficoltà ad ambientarsi con menu stravolti e nuove funzioni.
Non è però l’unico motivo per aggiornare i propri programmi. Il vero vantaggio sta infatti soprattutto nella garanzia di sicurezza, specie per quanto riguarda i browser. Ecco perché non si dovrebbe mai fare a meno di un’utility come SUMo.
SUMo aggiorna automaticamente le applicazioni installate
Sebbene il nome ricordi la famosa lotta corpo a corpo tra taglie massime giapponesi, l’acronimo sta per Software Update Manager (e la “o” finale, guarda caso, trasforma il nome proprio nel popolare sport). Basta semplicemente installarlo e avviare poi la ricerca dei software installati: ovviamente SUMo ne riconoscerà una parte, comunque molto consistente (è sempre possibile aggiungere manualmente gli eseguibili di quelli non riconosciuti).
Il programma va quindi a ricercare tutti i file .EXE presenti nella directory Programmi, costruendo un databasei. Dopodiché visualizzerà i dati di tali software, cercando appunto di recuperare ove possibile gli aggiornamenti. Dalle Opzioni di SUMo possiamo poi impostarlo in maniera tale da avviarsi con Windows e analizzare automaticamente i programmi alla ricerca di nuove versioni.
Scaricabile da qui:
Download | SUMo
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Tag: aggiornamento automatico, aggiornare software di windows, programmi installati, sumo
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