Nov 17 2014
Colonnina Elettrica Addio, ora l’Auto Elettrica si Ricarica Wireless
Quanto sono popolari e vendute, ad oggi, le auto elettriche in Italia? Dando un’occhiati ai numeri riportati nel grafico di Greenstart, sia in termini di numeri che di percentuali, vediamo come le auto elettriche stiano in realtà vivendo un momento di crescita positivo, anche se abbiamo ancora tanto cammino da fare per raggiungere i volumi degli altri paesi europei.
Perché le auto elettriche sono poco vendute in Italia rispetto al resto d’Europa? Una delle richieste principali per chi vorrebbe acquistare un’auto
elettrica e chi già la possiede è l’aumento del numero delle colonnine per la ricarica.
Se state pensando di comprare un’auto elettrica proprio in questo momento, liberandovi magari del vostro vecchio usato a benzina grazie all’agevolazione dei nuovi servizi digitali per la vendita e la valutazione auto usate a costo zero, vi farà piacere sapere che è in arrivo una importante novità per tutti quelli che sono preoccupati per la perenne ricerca delle colonnine
La tecnologia wireless, che le case costruttrici di automobili hanno finora implementato dentro gli abitacoli dei modelli più recenti per assicurare la
comunicazione tra i dispositivi di infotainment a bordo e i device portatili del conducente e dei suoi passeggeri, potrebbe ora essere applicata alla trasmissione di energia senza contatto per la ricarica delle batterie dei veicoli elettrici e ibridi, così come già accade per alcuni modelli di smartphone. Più precisamente, i progetti ora in corso di elaborazione sfruttano per la ricarica varie declinazioni dell’induzione tramite apposite piastre, Tesla ne sarebbe fiero: vediamo come.
BMW e Toyota: Ricerche sulla Ricarica Wireless tramite Piastre
All’avanguardia nella ricerca per l’evoluzione delle auto alimentate ad energia elettrica è la tedesca BMW. Dopo il debutto lo scorso anno della 100% elettrica i3, la casa costruttrice di Monaco di Baviera è ora impegnata con Daimler nello sviluppo di un sistema di ricarica wireless tramite piastre che promette di raggiungere il 90% dell’efficienza e di portare al massimo la carica delle batterie in sole due ore.
I problemi da risolvere? Ovviamente la dispersione dell’elettricità durante la ricarica, la quale richiede la massima precisione dell’allineamento tra le piastre a induzione presenti sul veicolo e quelle nel punto di ricarica. Una simile tecnologia è allo studio anche da parte di Toyota, marchio che però ha deciso di puntare sulle piastre a risonanza magnetica, con cui sarebbe possibile caricare la Prius plug-in in 90 minuti: niente paura, l’abitacolo non diventerà una succursale del reparto di radiologia.
L’innovazione più promettente arriva però da Qualcomm, azienda specializzata proprio nella produzione di tecnologie wireless. Dopo la sperimentazione dei punti di ricarica sulle piste di Formula E, il campionato dedicato alle monoposto elettriche, dal prossimo anno verranno installate alcune stazioni anche a Londra, e si parla di un futuro in cui la ricarica sarà non solo wireless, ma in movimento. Fantascienza? No, semplicemente la tecnologia al passo con i tempi che diventa ecosostenibile. Se tutto procede nella giusta direzione, già tra una decina d’anni vedremo auto che si guidano da sole e che fanno il pieno di energia senza fermarsi!
Quanti di voi sono già orgogliosi possessori di auto elettriche? Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate.
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Tag: auto elettriche, auto ibride
Dic 2 2014
YotaPhone 2: Il Telefono Russo Con Display E-Ink Sempre attivo
La guerra degli smartphone non è un affare privato tra America e Asia. La perdità di Nokia sembrava mettere l’Europa definitivamente fuori gioco, ma ora una azienda Russa potrebbe dare nuovo lustro al vecchio continente.
Per chi ancora non la conoscesesse Yota Devices è una società privata internazionale dedicata allo sviluppo e alla produzione di dispositivi LTE high-tech per il pubblico, come smartphone, modem e router. La sede principale è a Mosca ma la compagnia ha sedi anche in Finlandia, Singapore e Germania.
La società russa non è nuova nel mercato degli smartphone: è reduce da un discreto successo con il lancio del primo cellulare al mondo con doppio display di cui uno in inchiostro elettronico sempre attivo, una delle feature più originali nel mercato dei telefoni. Il primo YotaPhone è stato molto apprezzato dalla critica (vincendo diversi riconoscimenti prestigiosi, bel visibili sul sito ufficiale). Con circa 3 milioni di esemplari venduti Yota Devices sembra aver conquistato anche il pubblico dei mercati in cui è presente; il risultato è da considerarsi di tutto rispetto per un’azienda agli esordi e (al tempo ancora poco conosciuta).
YotaPhone è certamente un terminale unico nel suo genere; la sua caratteristica distintiva è quella di montare due display, uno tradizionale sul fronte, e uno ad inchiostro elettronico (simile a quello del kindle per intenderci) sul retro, integrato nella scocca. Visto che un buon numero di funzioni può essere utilizzato anche con lo schermo principale spento, lo YotaPhone vanta una durata della batteria eccezionale, fino a 50 ore di uso continuo. Inoltre per molte funzioni lo schermo a inchiostro elettronico è preferibile (ad esempio non affatica la vista per la lettura di un ebook, non consuma batteria per le notifiche, etc.).
E’ di qualche giorno fa la notizia che il prossimo 3 dicembre verrà presentato il successore dello YotaPhone, che per il momento chiameremo generaicamente YotaPhone 2 in attesa del nome ufficiale.
YotaPhone 2 ha un design più moderno e ricercato rispetto al predecessore,oltre, ovviamente, componenti aggiornati che collocano il telefono come un prodotto di fascia medio-alta. Entrambi i display infatti subiscono un bell’upgrade: quello principale AMOLED aumenta fino a 5” e 1920 x 1080 pixel; quello secondario a inchiostro elettronico (questa volta full touch) arriva a 4,7” e 960 x 540 pixel. A muovere tutto sul sistema operativo Android KitKat ci pensa il premiato processore Snapdragon 800, e a bordo non mancheranno NFC, LTE e ricarica wireless.
L’azienda non ha reso noto se il 3 dicembre sarà solo il giorno della presentazione o anche del lancio sul mercato, discorso simile per il prezzo riguardo al quale non è trapelata alcuna indiscrezione, difficile comunque che sia al di sotto dei 400 euro.
Tag: yotaphone
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