Facebook Sbarca In Borsa Ma Non Convince

Il mondo azionario, nella giornata di venerdì scorso, è stato in fibrillazione per l’entrata di Facebook in borsa. I dubbi posti dagli analisti sono molteplici e dopo la prima giornata di contrattazioni, nella seconda il titolo ha nettamente diminuito il proprio valore al punto tale da pensare ad un evento simile alla bolla che accadde negli anni 2000.

Il Titolo Non Convince

A partire da venerdì scorso il famoso social network di Mark Zuckerberg può vantarsi di essere la prima piattaforma social ad essere quotata in borsa. Avevamo già parlato precedentemente della valutazione riguardo alle azione di Facebook. Il passaggio da circa 35 dollari a 40 ci era parso forzato e non molto conveniente. Nella giornata di lunedì, infatti, Facebook ha chiuso le contrattazioni in netta perdita. Tutto ciò, ovviamente, ha comportato ad una diminuzione del valore sul mercato (capitalizzazione) dell’azienda di Zuckerberg.

Non sappiamo cosa succederà in futuro ma la volatilità del titolo e anche dello stesso social network non consente a Facebook di poter dare una brusca accelerata sul piano valutario. Il modello imposto sul social network si basa soprattutto sulla pubblicità che viene visualizzata ed è la più importante fonte di reddito. Vogliamo aggiungere che nella giornata di venerdì il titolo era riuscito a guadagnare qualcosa ma l’ingresso di Facebook non era minimamente comparabile all’ingresso nel mercato azionario di Google. Molti dubbi vengono posti sia dagli utenti che dagli azionisti. I primi si stanno chiedendo cosa accadrà al social network e come cercherà di monetizzare il più possibile per essere credibile sul mercato. Dalla parte degli azionisti, invece, il timore è quello di vedere l’utenza migrare su altre piattaforme, dal momento che, Facebook cercherà di rendersi più credibile sul mercato monetizzando tutto ciò che può. Cosa ne pensate?

Vogliamo aggiungere che le recenti acquisizioni da parte di Facebook potranno, forse, comportare maggiori possibilità di offrire servizi, a pagamento, utili agli utenti finali. Il nostro consiglio è quello di focalizzarsi sull’utenza e riuscire a creare una sorta di mondo virtuale nel quale sarà possibile avere servizi integrati senza uscire dalla piattaforma di Facebook.

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@albertmarini

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