Colonnina Elettrica Addio, ora l’Auto Elettrica si Ricarica Wireless

Quanto sono popolari e vendute, ad oggi, le auto elettriche in Italia? Dando un’occhiati ai numeri riportati nel grafico di Greenstart, sia in termini di numeri che di percentuali, vediamo come le auto elettriche stiano in realtà vivendo un momento di crescita positivo, anche se abbiamo ancora tanto cammino da fare per raggiungere i volumi degli altri paesi europei.

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Perché le auto elettriche sono poco vendute in Italia rispetto al resto d’Europa? Una delle richieste principali per chi vorrebbe acquistare un’auto
elettrica e chi già la possiede è l’aumento del numero delle colonnine per la ricarica.

Se state pensando di comprare un’auto elettrica proprio in questo momento, liberandovi magari del vostro vecchio usato a benzina grazie all’agevolazione dei nuovi servizi digitali per la vendita e la valutazione auto usate a costo zero, vi farà piacere sapere che è in arrivo una importante novità per tutti quelli che sono preoccupati per la perenne ricerca delle colonnine

La tecnologia wireless, che le case costruttrici di automobili hanno finora implementato dentro gli abitacoli dei modelli più recenti per assicurare la
comunicazione tra i dispositivi di infotainment a bordo e i device portatili del conducente e dei suoi passeggeri, potrebbe ora essere applicata alla trasmissione di energia senza contatto per la ricarica delle batterie dei veicoli elettrici e ibridi, così come già accade per alcuni modelli di smartphone. Più precisamente, i progetti ora in corso di elaborazione sfruttano per la ricarica varie declinazioni dell’induzione tramite apposite piastre, Tesla ne sarebbe fiero: vediamo come.

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BMW e Toyota: Ricerche sulla Ricarica Wireless tramite Piastre

All’avanguardia nella ricerca per l’evoluzione delle auto alimentate ad energia elettrica è la tedesca BMW. Dopo il debutto lo scorso anno della 100% elettrica i3, la casa costruttrice di Monaco di Baviera è ora impegnata con Daimler nello sviluppo di un sistema di ricarica wireless tramite piastre che promette di raggiungere il 90% dell’efficienza e di portare al massimo la carica delle batterie in sole due ore.

I problemi da risolvere? Ovviamente la dispersione dell’elettricità durante la ricarica, la quale richiede la massima precisione dell’allineamento tra le piastre a induzione presenti sul veicolo e quelle nel punto di ricarica. Una simile tecnologia è allo studio anche da parte di Toyota, marchio che però ha deciso di puntare sulle piastre a risonanza magnetica, con cui sarebbe possibile caricare la Prius plug-in in 90 minuti: niente paura, l’abitacolo non diventerà una succursale del reparto di radiologia.

L’innovazione più promettente arriva però da Qualcomm, azienda specializzata proprio nella produzione di tecnologie wireless. Dopo la sperimentazione dei punti di ricarica sulle piste di Formula E, il campionato dedicato alle monoposto elettriche, dal prossimo anno verranno installate alcune stazioni anche a Londra, e si parla di un futuro in cui la ricarica sarà non solo wireless, ma in movimento. Fantascienza? No, semplicemente la tecnologia al passo con i tempi che diventa ecosostenibile. Se tutto procede nella giusta direzione, già tra una decina d’anni vedremo auto che si guidano da sole e che fanno il pieno di energia senza fermarsi!

Quanti di voi sono già orgogliosi possessori di auto elettriche? Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate.

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