Nov 23 2012
Piu Autonomia Su Android Con AutoLifeSaver
Che il punto debole di un po’ tutti gli smartphone moderni sia la batteria non è certo un segreto per nessuno. Molti dispositivi faticano ad arrivare a fine giornata anche con un uso moderato. AutoLifeSaver è un’applicazione (tra le tante disponibili su GooglePlay) per cercare di ottimizzare l’uso della batteria.
Applicazione Intelligente per il Risparmio della Batteria
L’idea alla base dell’applicazione è semplicissima: disattivare i servizi Wi-Fi e Bluetooth quando l’utente non li utilizza. Molti utenti fanno queste operazioni manualmente, ad esempio spegnendo il Wi-Fi quando escono di casa e accendendo il Bluetooth quando entrano in macchina (per auricolari, vivavoce o simili). Distrarsi però è un attimo e una dimenticanza può costare diversi minuti, o magari la scomodità di ricevere una chiamata senza aver collegato il vivavoce.
AutoLifeSaver si propone per fare queste cose per voi, rimane in attensa in background sul telefono e “impara” il vostro utilizzo. Basandosi sulla posizione geografica, cerca di imparare dove attivate e disattivate i servizi.
La posizione geografica ovviamente non è rilevata tramite GPS (per non costringere l’utente a mantenere il GPS attivo e di fatto peggiorare l’autonomia), ma ricerca la posizione attraverso la cella dell’operatore di telefonia. La precisione non è quindi esattamente millimetrica.
Per quanto riguarda l’auto, ovviamente vale sempre il discorso di tipo geografico, il cellulare non può sapere se un utente si trova in macchina o meno, tuttavia può imparare durante il viaggio da casa al lavoro a disattivare il Wi-Fi (di cui difficilmente avremo bisogno in auto) ed attivare il Bluetooth. Appena giunti in ufficio (o a casa) il Wi-Fi verrà automaticamente riattivato.
Esiste anche un video che mostra come l’autonomia possa essere aumentata fino al 30%:
Che ne pensate ? Comodo no ?
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Tag: Android, autolifesaver, autonomia, batteria
Nov 23 2012
Il Pensiero Sarà il Telecomando Del Futuro
La telecinesi è da sempre un sogno non solo per i più pigri, il telecomando è stato il primo passo che la tecnologia ha mosso in questa direzione, interessante anche l’articolo sull‘iPhone usato come telecomando, ma ci siamo decisamente spinti oltre. I ricercatori dei Laboratori ATR Computational Neuroscience, di Kyoto in Giappone, sono però andati molto oltre mettendo a punto una soluzione che assomiglia davvero alla facoltà paranormale di interagire con gli oggetti con la sola forza del pensiero.
Cambiare Canale con la Forza del Pensiero
L’apparato fondamentale per questa applicazione è costituito da una sorta di casco (denominato Network Brain Machine) che grazie a dei sofisticati sensori che rilevano ogni minima oscillazione del sistema sanguigno nella calotta celebrale riuscendo a interpretare gli impulsi del cervello.
Gli impulsi registrati vengono trasmessi ad un elaboratore che, con l’aiuto di un database (precedentemente popolato), determina l’azione da intraprendere. Questa informazione viene trasmessa poi ad un’attuatore presente sul dispositivo che si intende comandare (es: l’interruttore della luce, i comandi di una sedia a rotelle mobile, o apparati di domotica avanzata come imposte o quant’altro suggerisca la fantasia).
Per il momento dispositivo è pensato in particolar modo per le persone a ridotta mobilità, ma il suo campo d’applicazione possibile è molto ampio.
Il coordinatore del progetto Yukiyasu Kamitani ha dichiarto:
Per rendere il dispositivo davvero maturo ci sono ancora alcuni problemi da sistemare. In primo luogo occorre un periodo di addestramento in cui vengono elencati gli stimoli prodotti dal cervello quando si pensa ad esempio di spegnere l’interruttore della luce (lo stesso pensiero produce oscillazioni diverse da persona a persona quindi il database dei comandi deve essere personalizzato). Inoltre il processo di elaborazione non è immediato, dal momento che si pensa il comando possono passare anche 7-10 secondi prima che l’attuatore riceva il comando. Probabilmente una reattività sufficiente a comandare (con difficoltà) una sedia a rotelle, ma sicuramente insufficiente per guidare un auto!
Infine, trattandosi di scienza e non di paranormale, è indispensabile che ogni dispositivo comandabile sia attrezzato con un’apposito ricevitore, dimenticate quindi la possibilità di far alzare la gonna della vostra collega (o compagna di studi) seducente, per quanto lo desideriate, non riuscirete a farlo accadere.
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Tag: telecinesi, telecomando
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