Mar 28 2012
Angry Birds Space: Il Video Promo del Nuovo Episodio
Tutte le novità e le notizie in genere legate ai Volatili Arrabbiati, ormai diventati un vero e proprio fenomeno, suscitano sempre grande interesse. Gli sviluppatori e creatori non si sono fermati allo sbarco di Angry Birds su Facebook, di cui abbiamo già parlato, ma sono già pronti con il nuovo gioco ambientato… nello spazio. Il gioco è arrivato, già disponibile per tutte le principali piattaforme, tra cui iOS, Android, PC e Mac in contemporanea. Per tutti quelli che non si vogliono mai staccare dal gioco, nemmeno nei momenti offline della loro giornata sono disponibili una serie di libri a tema e tantissimi gadget ispirati al gioco, come i bellissimi Peluche di Angry Birds.
Angry Birds Space: Il Video Promo del Nuovo Episodio
Come si vede chiaramente dal bellissimo video promo postato su intomobile.com, ve lo ripropongo in chiusura di articolo per chi volesse dare un’occhiata, il gioco prende il via dall’espediente più antico del mondo: il rapimento, più o meno volontario. Infatti qualche centinaio di anni dopo il Ratto delle Sabine, tre piccole uova vengono prese da un misterioso mostro comparso da un vortice violaceo tutt’altro che rassicurante e i nostri amati uccellini, per niente spaventati dallo spazio infinito, si gettano all’inseguimento.
La modalità del gioco vera e propria non varia di molto, ma c’è una ma questa volta i pennuti dovranno affrontare nuovi scenari, tanti nuovi protagonisti (uno su tutti Ice Birds, l’uccello di ghiaccio che si vede anche nel video promo che può congelare gli obiettivi) ed una nuova problematica la gravità zero. Il look dei piccoli Birds è tutto nuovo, hanno nuovi poteri, ben 60 livelli da superare e un’intera galassia da esplorare. Rovio inoltre ci ingolosisce con la notizia che ci saranno contenuti aggiuntivi che saranno disponibili molto presto e le varie Easter Egg tutte sa scoprire come livelli nascosti e il contenuto del cosiddetto spazio cool. Ma ora… Spazio alle immagini.
Tag: angry birds space
Mar 28 2012
Ritornare Alla Produzione Di Hardware Negli Stati Uniti?
Negli ultimi anni, i profitti di aziende come Apple e Samsung sono cresciuti in modo esponenziale. E’ successo che oggi Apple produce, delocalizzando i propri prodotti e riesce a coniugare software made in USA con hardware prodotto sia in Corea che in Cina e altri paesi asiatici.
Ritornare a Produrre negli Stati Uniti?
Questa è la domanda che negli ultimi mesi gira per gli uffici di Apple e a cui media televisivi e anche il presidente Barack Obama hanno cercato di rispondere. La situazione è alquanto complicata, non a caso nei paesi asiatici esistono veri e propri centri per la produzione di hardware e negli resto del mondo viene creato il software. La crisi economica in questi ultimi anni ha portato a ripensare il modello di dove produrre l’hardware. Uno dei primi problemi che però sorgono è la capacità di trovare manodopera altamente specializzata nel giro di qualche giorno o ora e il loro costo orario, altro problema sono le capacità produttive. I Poli fondamentali per la produzione dell’hardware che utilizziamo quotidianamente si trovano per questi motivi in Cina. Esistono infatti, grandi città che hanno quartieri come quello della Foxconn dove ogni giorno lavorano migliaia di persone.
La questione a questo punto si basa se sia veramente un guadagno riportare la produzione negli Stati Uniti, con o senza incentivi fiscali. Grande ostacolo a questo rientro, infatti, è soprattutto la mancanza di poli produttivi accanto ai quali vi siano fornitori che consentano di avere il tutto materiale disponibile per assemblare il prodotto finale in brevissimo tempo. Foxconn è infatti uno tra i principali assemblatori dei nostri computer e accanto alla sua fabbrica principali troviamo migliaia di possibili fornitori di componenti hardware.
Barack Obama sta rilanciando nella sua campagna il Made in USA e ha lodato ultimamente Intel per la sua capacità di mantenere gli impianti di produzione negli Stati Uniti senza delocalizzare. Intel, non a caso, è un’azienda che è fondamentale sia da un punto di vista tecnologico che nazionale. Vi sono infatti migliaia brevetti sui loro processori dai quali altre aziende non possono attingere e replicare hardware simile data la difficoltà nella produzione di CPU e GPU. Staremo a vedere in futuro. Fatto sta che uno tra i principali media americani si è interessato all’argomento andando proprio ad intervistare in fabbrica i lavoratori, guardate il video per vedere cosa è successo.
Cosa ne pensate?
Link | Apple
@albertmarini
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Tag: Apple, Foxconn, Hardware, samsung
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