Ritornare Alla Produzione Di Hardware Negli Stati Uniti?

Negli ultimi anni, i profitti di aziende come Apple e Samsung sono cresciuti in modo esponenziale. E’ successo che oggi Apple produce, delocalizzando i propri prodotti e riesce a coniugare software made in USA con hardware prodotto sia in Corea che in Cina e altri paesi asiatici.

Ritornare a Produrre negli Stati Uniti?

Questa è la domanda che negli ultimi mesi gira per gli uffici di Apple e a cui media televisivi e anche il presidente Barack Obama hanno cercato di rispondere. La situazione è alquanto complicata, non a caso nei paesi asiatici esistono veri e propri centri per la produzione di hardware e negli resto del mondo viene creato il software. La crisi economica in questi ultimi anni ha portato a ripensare il modello di dove produrre l’hardware. Uno dei primi problemi che però sorgono è la capacità di trovare manodopera altamente specializzata nel giro di qualche giorno o ora e il loro costo orario, altro problema sono le capacità produttive. I Poli fondamentali per la produzione dell’hardware che utilizziamo quotidianamente si trovano per questi motivi in Cina. Esistono infatti, grandi città che hanno quartieri come quello della Foxconn dove ogni giorno lavorano migliaia di persone.

La questione a questo punto si basa se sia veramente un guadagno riportare la produzione negli Stati Uniti, con o senza incentivi fiscali. Grande ostacolo a questo rientro, infatti, è soprattutto la mancanza di poli produttivi accanto ai quali vi siano fornitori che consentano di avere il tutto materiale disponibile per assemblare il prodotto finale in brevissimo tempo. Foxconn è infatti uno tra i principali assemblatori dei nostri computer e accanto alla sua fabbrica principali troviamo migliaia di possibili fornitori di componenti hardware.

Barack Obama sta rilanciando nella sua campagna il Made in USA e ha lodato ultimamente Intel per la sua capacità di mantenere gli impianti di produzione negli Stati Uniti senza delocalizzare. Intel, non a caso, è un’azienda che è fondamentale sia da un punto di vista tecnologico che nazionale. Vi sono infatti migliaia brevetti sui loro processori dai quali altre aziende non possono attingere e replicare hardware simile data la difficoltà nella produzione di CPU e GPU. Staremo a vedere in futuro. Fatto sta che uno tra i principali media americani si è interessato all’argomento andando proprio ad intervistare in fabbrica i lavoratori, guardate il video per vedere cosa è successo.

Cosa ne pensate?

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@albertmarini

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