Lexar JumpDrive Triton: Fino a 64 GB e Compatibile USB 3.0

Ogni volta che mi approccio a scegliere un prodotto per la Rubrica per i dispositivi USB Stravaganti molto spesso incappo in gadget di dubbio gusto ed utilità, la Banana USB è stato sicuramente uno di questi, ma in questo caso bisogna lasciare un pò andare l’aspetto stravagante da parte e concentrarci sulle novità e sulle caratteristiche utili ed interessanti.

Oggi parliamo nel dettaglio della Lexar JumpDrive Triton  e non chiamatela “chiavetta” perchè questo dispositivo, disponibile con una capacità che arriva fino a 64 GB nonostante le sue dimensioni ridotte, offre ai consumatori prestazioni veramente al top, soprattutto in quanto è compatibile con lo standard USB 3.0. Vediamo più nel dettaglio quali sono i punti di forza e i punti dolenti di questa pen  drive.

Lexar JumpDrive Triton: Fino a 64 GB e Compatibile USB 3.0

Partiamo subito dai lati positivi, la Lexar ha un design compatto e robusto, i materiali di cui è costituito sono una parte in una lega d’alluminio e poi rifinito in plastica lucida, e, nonostante la capacità, ci offre dimensioni veramente ridotte (0,9 x 0,4 x 2,5 pollici) ma non minuscole come alcune pen drive che ci sono in mercato e che io trovo un pò scomode, ma è una mia valutazione meramente personale. Altro dato che, personalmente, ritengo un punto a favore è la testa retrattile che è facilmente estraibile con una sola mano.

Come anticipato nell’intro dell’articolo il top delle prestazioni la Lexar le offre con il nuovo standard USB 3.0, è in grado di trasferire file di grosse dimensioni in veramente una manciata di secondi, ma non perde ovviamente la compatibilità con l’USB 2.0 e 1.0. Il dispositivo è disponibile nelle capacità di 16GB, 32GB, 64GB e supporta tutti i maggiori sistemi operativi: Windows, Linux e Mac OS X, essendo preformattato con il file system FAT32, e non necessita di alcuna installazione. Il system FAT32, come sapete, non permette un salvataggio di un file che sia superiore ai 4GB ma basta riformattare con, ad esempio, NTFS per Windows o per Mac HFS +. La Conversione da FAT32 a NTFS avviene senza alcuna perdita di dati, anche se già stoccati su disco.

Le note dolenti riguardano, ovviamente, i prezzi che vedono partire da una base di 55 dollari per soli 16GB per poi salire vertiginosamente a 80 dollari per i 32 GB e pazzeschi 200 dollari per la versione a 64 GB. Non c’è l’indicatore dello spazio libero, mentre non si perde il classico LED che segnala il collegamento e la fase di lettura/scrittura.

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