Il Pensiero Sarà il Telecomando Del Futuro

La telecinesi è da sempre un sogno non solo per i più pigri, il telecomando è stato il primo passo che la tecnologia ha mosso in questa direzione, interessante anche l’articolo sull‘iPhone usato come telecomando, ma ci siamo decisamente spinti oltre. I ricercatori dei Laboratori ATR Computational Neuroscience, di Kyoto in Giappone, sono però andati molto oltre mettendo a punto una soluzione che assomiglia davvero alla facoltà paranormale di interagire con gli oggetti con la sola forza del pensiero.

Cambiare Canale con la Forza del Pensiero

L’apparato fondamentale per questa applicazione è costituito da una sorta di casco (denominato Network Brain Machine) che grazie a dei sofisticati sensori  che rilevano ogni minima oscillazione del sistema sanguigno nella calotta celebrale riuscendo a interpretare gli impulsi del cervello.

Gli impulsi registrati vengono trasmessi ad un elaboratore che, con l’aiuto di un database (precedentemente popolato), determina l’azione da intraprendere. Questa informazione viene trasmessa poi ad un’attuatore presente sul dispositivo che si intende comandare (es: l’interruttore della luce, i comandi di una sedia a rotelle mobile, o apparati di domotica avanzata come imposte o quant’altro suggerisca la fantasia).

Per il momento dispositivo è pensato in particolar modo per le persone a ridotta mobilità, ma il suo campo d’applicazione possibile è molto ampio.

Il coordinatore del progetto Yukiyasu Kamitani ha dichiarto:

 Ci aspettiamo che Network Brain Machine Interface diventi il capostipite di una vera e propria rivoluzione dei dispositivi orientati a migliorare la qualità della vita delle persone che per vari motivi non possono muoversi. Speriamo che il nostro dispositivo possa essere utilizzato in varie strutture di riabilitazione così come a casa.

Per rendere il dispositivo davvero maturo ci sono ancora alcuni problemi da sistemare. In primo luogo occorre un periodo di addestramento in cui vengono elencati gli stimoli prodotti dal cervello quando si pensa ad esempio di spegnere l’interruttore della luce (lo stesso pensiero produce oscillazioni diverse da persona a persona quindi il database dei comandi deve essere personalizzato). Inoltre il processo di elaborazione non è immediato, dal momento che si pensa il comando possono passare anche 7-10 secondi prima che l’attuatore riceva il comando. Probabilmente una reattività sufficiente a comandare (con difficoltà) una sedia a rotelle, ma sicuramente insufficiente per guidare un auto!

Infine, trattandosi di scienza e non di paranormale, è indispensabile che ogni dispositivo comandabile sia attrezzato con un’apposito ricevitore, dimenticate quindi la possibilità di far alzare la gonna della vostra collega (o compagna di studi) seducente, per quanto lo desideriate, non riuscirete a farlo accadere.

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