EMC Presenta I Volti Del Big Data

Gli utenti non se ne stanno accorgendo, ma il mondo IT sta rapidamente cambiando grazie ai Big Data. EMC è uno tra i principali protagonisti di questa “rivoluzione” che offre soluzioni particolarmente interessanti e facilmente “scalabili”, per tutti coloro che hanno necessità di immagazzinare ed analizzare i dati raccolti. In una recente conferenza EMC ha fatto “il punto della situazione” del mondo dei Big Data. Andiamo a vedere in dettaglio cosa sono i Big Data e non solo.

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 Il Futuro E’ Qui

Tutti coloro che lavorano nell’ambito informatico, soprattutto a stretto contatto con infrastrutture come server, conosceranno l’importanza di questa tipologia di infrastrutture nella nostra vita quotidiana. Uno degli ultimi “step” che sono stati compiuti negli ultimi anni riguarda principalmente il concetto di Big Data. Una grande  aggregazione di dati può esprimere il concetto di Big Data, ma come è noto i dati hanno vari livelli di complessità e grandezza. Questo concetto, grazie all’”Era Cloud” è arrivato alle principali aziende e con l’apporto di nuove tecnologie e le capacità di scalabilità delle infrastrutture, oggi è possibile analizzare un’immensa mole di dati e determinare trend e non solo. Avete presente quando i grandi istituti di statistica raggruppano per categoria informazioni provenineti dai social network? In questi casi il concetto di Big Data è presente e viene sfruttato per dedurre altri dati che possono essere utili sia alla comunità che alle aziende. EMC, in questi ultimi giorni, ha tenuto una conferenza a Milano nella quale ha presentato i principali “volti del Big Data“, ovvero aziende ed enti pubblici, come l’Università degli Studi Milano Biccocca, che stanno lavorando sia sulla realizzazione di architetture software maggiormente analitiche, ma allo stesso tempo hanno dimostrato come i Big Data possano risolvere ed arricchire un’azienda. Vi è da sottolineare che durante il 2011 si è superata la barriera dello zettabyte, raggiungendo globalmente circa 1.8 zettabyte realizzati. Si stima che nei prossimi 10 anni, vi saranno circa un numero di informazioni da gestire pari a 50 volte quello attuale. Questi numeri possono spaventare, ma aziende come EMC, SAS ed Accenture collaborano per realizzare infrastrutture e riuscire ad offrire ai propri clienti soluzioni sempre all’avanguardia.

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I Big Data non sono rumore!

Durante la conferenza si è, molte volte, sottolineato come gli utenti “consumer”, ad oggi, siano coloro che stanno guidando il cambiamento verso i Big Data e molteplici tecnologie, nei prossimi anni, potranno essere integrate con ulteriori dati. Un esempio, nel mondo dei Big Data, riguarda la possibilità di monitorare l’aria delle nostre città in “real-time” e offrire a tutti coloro che praticano jogging per le strade della città un feedback in tempo reale e, grazie al software integrato nello smartphone, suggerire il miglior percorso possibile in base, sia alle richieste dell’utente che al livello di inquinamento atmosferico. Già oggi, se utilizzate Google Maps, potete monitorare il traffico in “real-time” grazie all’interazione tra il database del Comune e quello di Google.

Da Necessità A Risorsa

In un periodo di crisi economica, secondo EMC e molte altre aziende, i Big Data possono essere un’opportunità che deve essere sfruttata soprattutto con l’arrivo del concetto di “smart-cities”. Durante la conferenza, è stato dimostrato come Barack Obama, durante la campagna elettorale, abbia utilizzato i Big Data per analizzare i trend sui social network. I Big Data, quindi, non sono semplici dati che sono stati archiviati, bensì sono dati raccolti, analizzati e da cui, attraverso legami di varia natura, è possibile comprendere molteplici cose. La statistica è presente all’interno dei Big Data, e grazie ad analisi come quella della distribuzione aggregata è possibile comprendere il vero significato del testo.

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Aziende come Unicredit, Postel e persino la Biblioteca Apostolica Vaticana utilizzano infrastrutture di tipo “Big Data”, che offrono soluzioni uniche ed al passo con i tempi e permettono l’archiviazione ed una facile consultazione dei dati. Da un punto di vista principalmente consumer, l’arrivo dei Big Data ha iniziato a smaterializzare le logiche distributive ma allo stesso tempo ha realizzato nuove tipologie di contenuti e nuove informazioni. Per il momento siamo ancora in una fase “iniziale” di questa grande rivoluzione che arriverà nei prossimi anni e molto probabilmente offrirà nuove opportunità creando nuovi posti di lavoro e nuove figure professionali. Quali sono le vostre opinioni?

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