Android: Com’è Nato Il Logo?

Complice della popolarità di un marchio o più in generale di una nuova azienda è la parte “pubblicitaria“. Infatti, come molte statistiche hanno affermato, un’azienda che svolge una buona campagna pubblicitaria è più avvantaggiata rispetto ad altre. Un altro tratto fondamentale è senza dubbio il logo: un logo semplice da ricordare è l’oggetto chiave per un marchio.

La Storia di “Bugdroid”

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Nessuno, diversi anni fa, si sarebbe aspettato un così grande successo da parte di Android, il sistema operativo mobile più diffuso al mondo. In pochi anni il robottino verde che noi conosciamo fin troppo bene ha ottenuto un successo che nessuno avrebbe preventivato. Il logo, realizzato da Irina Blok ai tempi in cui lavorava per Google, nasconde dietro di se una storia che, prima della versione definitiva, ha subito diversi cambiamenti.

Durante il mio lavoro per Google ho creato questo piccolo ometto verde, come parte della campagna di lancio. L’idea era quella di realizzare un logo open source, proprio come la piattaforma Android, da mettere a disposizione della community di sviluppatori senza le tipiche linee guida fornite dalle aziende. In modo simile al pinguino di Linux, il logo ha contribuito a stabilire l’identità del nuovo prodotto, raccogliendo il consenso degli ingegneri. Inizialmente il logo è stato pensato solo per la community di sviluppatori, ma in breve tempo ha raggiunto gli utenti, con milioni di persone impegnate a creare le proprie versioni.

Dunque, quello che doveva essere un semplice “abbozzo” solo per sviluppatori è diventato uno dei loghi più riconosciuti in tutto il mondo, in particolare nell’ambiente di noi appassionati della tecnologia. Insomma, la versione oggi ufficiale è di certo migliore di quella di un Bugdroid che porta a spasso un cane (foto in alto). :D

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