Affrontare le Emergenze su Google e Facebook

Nell’ultimo anno abbiamo visto come i Social Network, ma internet in generale, abbiano giocato un ruolo fondamentale negli avvenimenti socio politici che si sono susseguiti (Twitter e la Primavera Araba) e anche durante le calamità naturali come lo Tsunami in Giappone o, per affrontare una triste notizia di casa nostra, la nave Costa Concordia che si incaglia al largo (poco) dell’Isola del Giglio.

Emergenza su Google: Person Finder e Public Alerts

Che la cosa possa piacere o meno tutto quello che succede ora nel mondo ha il suo eco su internet, un eco che può veramente riecheggiare da un capo all’altro del globo. Un esempio di questo trend sono sicuramente due servizi che Google ha pensato proprio per i casi di calamità naturali (terremoti, uragani, tsumani), il primo è Person Finder, un’applicazione che permette di cercare (o segnalare) una persona scomparsa durante un disastro naturale creando un database online che offre ai familiari delle persone disperse una possibilità in più di ritrovare i propri cari.

Il secondo è Public Alerts, creato da Big G per mappare tutte le emergenze che spuntano in qualsiasi parte del Mondo. Ogni evento tragico ha una sua scheda aggiornata con le ultime informazioni utili in tempo reale su come procede l’emergenze e quali previsioni fanno gli esperti del settore. Vengono inoltre segnalati tutti i numeri di telefono da contattare per cercare aiuto e tutti i comportamenti utili. Google ha accesso agli aggiornamenti in tempo reale di avvenimenti così importanti grazie alla sua collaborazione con il National Weather Service, lo United States Geological Survey (USGS) e la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), tre enti che monitorano costantemente gli eventi importanti e le calamità dentro e fuori il territorio americano.

Emergenza su Facebook: Disaster Message Board

In questo importante terreno Facebook ha deciso di seguire l’esempio e le orme del suo acerrimo nemico ed ha inserito nella sua piattaforma la Disaster Message Board, la quale verrà abilitata dal social network nell’aera geografica interessata dall’evento o calamità e permetterà ad amici e parenti di segnalare la loro situazione e comunicare che stanno bene attraverso il pulsante Mark Safe, segnalato come al sicuro da aggiungere al proprio profilo utente.

La Disaster Message Board ha visto la luce ed i primi test solamente in Giappone ed è ancora in via di sviluppo, infatti grazie a questa opzione sarà possibile anche fare ricerche mirate di luoghi specifici all’interno delle aree in emergenza, come scuole, posti di lavoro, ospedali e fornire approfondimenti o indicazioni che possano aiutare le persone in difficoltà. Speriamo di non dover mai usufruire di questo servizio, ma, nel caso, è utile sapere che esiste.

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