Addio All’Inventore Del Commodore 64

Una tastiera e una schermata viola hanno segnato vite di intere generazioni tra gli anni 1982 e 1993. Il successo di un’azienda, di home computer entrambi chiamati Commodore. L’azienda guidata da Jack Tramiel negli anni ’70 produsse calcolatrici per poi vendere uno tra i più venduti home personal computer della storia. Successore del VIC-20, il Commodore 64 diventerà uno dei più importanti computer della storie entrando a far parte del guinnes dei primati per numero di vendite.

Dalla Polonia Fino Agli Stati Uniti

All’età di 83 anni è morto Jack Tramiel, fondatore di una delle più importanti aziende degli anni ’80: Commodore. Nato in Polonia, sopravvissuto ad Auschwitz ed emigrato negli Stati Uniti, può essere ritenuto uno tra i tanti padri fondatori dell’informatica. Prima del Commodore 64, l’azienda aveva messo sul mercato il VIC-20 e il Commodore Pet ma lo straordinario successo che ebbe il C64 non lo ebbero i precedenti.

Negli anni ’60 e ’70 Tramiel produceva calcolatrici con i chips della Texas Instruments, ma grazie all’acquisizione della Mos Technology e della Frontier, l’azienda giunge a produrre al suo interno i chip. L’idea, infatti, la ebbe un ingegnere dello staff di Mos, Chuck Peddle, che sottolineò a Tramiel le grandi potenzialità della CPU 6502 utilizzata successivamente nel C64. Il Commodore 64 ebbe uno straordinario successo nel lungo termine dal momento che, in un primo tempo era troppo costoso ma grazie a un periodo di produzione lunghissimo, l’abbassamento dei prezzi della tecnologia riuscì a raggiungere vendite che si aggirano tra i 17 e 22 milioni di unità. Ovviamente il passo dal Commodore 64 agli attuali computer è breve. Vogliamo, però, sottolineare che con la morte di Tramiel è venuta a mancare un’importante figura nel mondo dell’informatica.

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@albertmarini

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