Mag 24 2013
UE Investe 5 Miliardi Di Euro Per Realizzare Chip
In un momento di crisi economica dell’Eurozona è fondamentale investire nel mondo della tecnologia ed in particolare quello dei microprocessori. Quest’ultimi, infatti, nei prossimi anni saranno integrati in maniera trasparente in molti prodotti. Andiamo a vedere quali sono i programmi dell’Unione Europea.
Investire Per Produrre Microprocessori
In questi ultimi anni, la produzione dei beni di consumo si è principalmente spostata verso i paesi orientali come la Cina. La globalizzazione ha infatti arricchito quest’ultima nazione di know-how e tecnologie all’avanguardia che erano state sviluppate dalle aziende occidentali che però hanno abbandonato la produzione in Europa e negli Stati Uniti. Il settore IT è stato uno dei principali protagonisti di questa migrazione di massa e non a caso, oggi, molte nazioni, come gli Stati Uniti, stanno cercando di riportare in patria le linee di produzione per offrire lavoro ai propri cittadini. La maggior parte dei chip è attualmente realizzata in Cina, ma l’Unione Europea ha annunciato in data odierna di aver programmato investimenti pari a 5 miliardi di euro nei prossimi sette anni per realizzare impianti produttivi per la produzione di microprocessori. Questi investimenti verranno cofinanziati anche da parte di privati per la stessa cifra.
“I want to double our chip production to around 20 percent of global production. I want Europe to produce more chips in Europe than the United States produces domestically,”
Neelie Kroes, vice presidente dell’Agenda Digitale Europea, ha sottolineato come questi investimenti potranno offrire una crescita dei chip prodotti in Unione Europea di circa il 20% della produzione globale. L’obiettivo, secondo la Kroes, è realistico e se venisse raggiunto l’Europa produrrebbe più chip di quanti ne vengono prodotti oggi in Europa e negli Stati Uniti.
“This isn’t about computers — I can’t stress that enough. From communications to health care, energy to transport, every sector of our economy, every challenge of our society, can use and benefit from electronic innovations.”
Oggi la produzione dei chip utilizza wafer da 300mm, ma la next-generation di chip verrà costruita utilizzando wafer da 450mm offrendo un maggiore ritorno economico a fronte di questi investimenti. I principali centri in cui si concentreranno la produzione e lo sviluppo dei chip saranno a Dresda (Germania), Grenoble (Francia), Eindhoven (Olanda) ed infine Lovanio (Belgio). Ci dispiace non vedere un centro di sviluppo o produzione in Italia, infatti il nostro Paese pur non avendo una vera e propria Agenda Digitale potrebbe realizzare un vero e proprio polo tecnologico in cui vengono realizzate componenti hardware. Cosa ne pensate? Infine, sottolineamo come questi investimenti siano necessari e fondamentali per riuscire sviluppare nuove tecnologie.
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Mag 24 2013
Lenovo: E’ Record Di Vendite
In un periodo difficile per l’industria dei PC, Lenovo ha registrato livelli di vendite che dimostrano come questa azienda sia riuscita a diventare competitiva al punto tale da avvicinarsi ad HP, per quanto riguarda il market share. Andiamo a vedere in dettaglio gli ultimi dati resi noti dalla stessa Lenovo.
Lenovo Domina Il Mercato PC
Il settore IT, pur essendo in un periodo veramente negativo, vede una rapida vendita di dispositivi mobile che rispetto ai tradizionali computer o notebook hanno un maggiore appeal e minor prezzo. Tuttavia vi sono aziende come Lenovo che sia nel settore dei tablet/smartphone che quello dei computer tradizionale è riuscita a raggiungere un nuovo record. Nell’anno fiscale concluso lo scorso 31 Marzo, l’azienda con sede ad Hong Kong ha registrato 34 miliardi di dollari di vendite, un 15% in più rispetto allo scorso anno, mentre i profitti sono cresciuti del 34% ed hanno raggiunto quota 635 milioni di dollari. Rispetto a tutto il comparto dei produttori di computer che in quest’ultimo anno ha perso circa l’8.1%, Lenovo è cresciuta del 10.2% riuscendo a raggiungere il 15.5% di market share ed avvicinandosi, di fatto, al sorpasso nei confronti di HP. Secondo anche Gartner, Lenovo ed HP, a livello di market share, hanno le stesse percentuali. Sottolineamo che il “balzo” nelle vendite è iniziato durante il Q4 del 2012 in cui Lenovo ha raggiunto profitti pari a 127 milioni di dollari a fronte di 7.8 miliardi di dollari di vendite.
Questa crescita è figlia delle politiche di distribuzione su mercati come quello europeo, brasiliano e giapponese. L’acquisizione di molteplici distributori ha permesso di poter controllare i livelli di spedizione e vendite in modo accurato. Lenovo, inoltre, è conosciuta per essere un’azienda che gestisce quasi al 100% la produzione di tutte le componenti e cerca di non esternalizzare ciò che può produrre internamente. Questa strategia è utile anche per analizzare la flessibilità a livello produttivo e la varietà di dispositivi che ha introdotto negli ultimi anni realizzando varie gamme di prodotti per tutte le esigenze. In futuro, quindi, Lenovo sarà una tra le principali aziende protagoniste del mercato IT e già oggi è un’importante realtà che sta focalizzando sempre di più l’attenzione sul settore dei tablet, smartphone ed anche quello enterprise. Cosa ne pensate? Possedete un computer Lenovo? Quali sono le vostre esperienze con questo marchio?
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