Apr 23 2012
Sony Mavica FD200: Un Pezzo Di Storia
In una società in continua evoluzione, molto spesso, siamo abituati a vedere un progressivo svalutamento inesorabile. Esistono, solamente, alcuni pezzi che stanno diventando unici e quindi introvabili. Possiamo citare il primo Commodore, l’Altair, il famoso Apple I, il NeXT computer e altri pezzi che possono essere collezionati dai musei. Crediamo che voi geek avrete una lista di oggetti informatici da museo lunghissima.
Mavica FD200 – La Vecchia Tecnologia Senza Prezzo
Sony introdusse nell’ormai lontano 2002 una fotocamera che è destinata a segnare un’epoca, la Mavica MVC-FD200. Una fotocamera da 2 megapixel, dotata di supporto floppy disk e zoom 3x, che ormai è stata ampiamente superata da anche i meno costosi smarthphone, solamente oggi questo pezzo di preistoria è stata ritrovata in uno degli scaffali di un Wal-Mart ad un prezzo “eccezionale” di 270$ più tasse. Da notare, inoltre, è che questo oggetto era in sconto dal momento che il prezzo originale è di circa 300$ più tasse. Possiamo però considerarla una vera offerta poichè sul sito di Amazon.com vende la stessa fotocamera per la modica cifra di 1000$. Visitando la pagina internet dedicata alla fotocamera su Amazon leggiamo una recensione del 2012 dove l’autore scrive:
Sure, Walmart sells this for a lot less, but this is an amazing piece of technology. I was recently informed by a friend that I could stop buying film, and just get a digital camera. This one came up in my searching, and I am shocked. 2 megapixels! 3x Optical Zoom! Fits perfectly in my backpack! It even stores images on my floppy discs! I thought I would never need those again, I’m glad I hung on to mine. I’m not quite sure what a USB port is, but this thing is so user friendly I am sure I will figure it out.
The silent video clips are amazing. Maybe some day, they will be able to add sound, but until then I am having a lot of fun sending large attachments to friends of 10 second video clips.
La tecnologia del 2002 pur essendo passata, per qualcuno è ancora attuale e molte persone la continuano ad apprezzare.
Per maggiori informazioni visitate i siti in fondo a questo articolo. Rimarrete sorpresi di come la tecnologia odierna sia progredita.
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Tag: floppy disk, mavica, sony, storia
Apr 24 2012
Greenpeace, Il Cloud E L’Ambiente
L’importanza dell’utilizzo delle risorse del pianeta dovrebbe essere una tematica trattata quotidianamente per sensibilizzare le persone. Da questo punto, Greenpeace si è sempre battuta per molte cause sia ambientali che industriali. Negli ultimi anni ha deciso di redarre annualmente una classifica che raggruppa le maggiori aziende mondiali del settore IT analizzando i fattori ambientali. In un periodo in cui la tecnologia sta effettuando una transizione verso il cloud, Greenpeace ha deciso di creare una classifica specifica al cloud. Guardiamo come è andata.
Il Cloud Di Amazon, Microsoft E Apple Non E’ Abbastanza Pulito
La tecnologia consente di poter mantenere i dati in altre parti del mondo ed essere totalmente accessibili da qualsiasi dispositivo connesso alla rete. L’idea di cloud si basa su questo concetto che è diventato mano a mano sempre più diffuso nelle infrastrutture IT fino ad oggi, dove le maggiori aziende IT hanno una loro infrastruttura Cloud. Immaginate cosa stiamo intendendo con infrastruttura, centinaia/migliaia di processori, schede madri, alimentatori che richiedono un’alimentazione continua 24 ore su 24 (parliamo di megawatt) ed hanno carichi di lavoro anche molto intensivi visto che vengono sfruttati da migliaia di persone. Greenpeace ha deciso quindi di effettuare una ricerca e pubblicarla online in modo tale da informare quanto sia “pulito” il cloud che stiamo utilizzando. Sono stati analizzati vari fattori che incidono sulla qualità del cloud, soprattutto i consumi e le fonti che producono l’elettricità utilizzata da questi mega-infrastrutture. In questo studio, inoltre, vengono anche approfondite le tematiche della location dove viene posto il datacenter. Greenpeace tende a sottolineare come negli Stati Uniti si siano create proprio delle zone dove sono stati implementati i maggiori data center al mondo come Chicago, North Carolina e Virginia. Mentre l’idea di Facebook di inserire il suo datacenter in un Svezia alimentato da energie rinnovabili è stata apprezzata dalla stessa Greenpeace.
Dallo studio condotto emergono risultati positivi per Facebook, Yahoo, Dell e Google mentre Microsoft, Apple, Amazon e Twitter non sono riuscite ad ottenere una valutazione sufficiente. Una tra le prime aziende, però, a replicare all’indagine è stata Apple che attraverso un portavoce ha sostenuto che il datacenter in North Carolina sarà uno tra i più puliti al mondo dal momento che tra qualche mese potrà vantare del più grande impianto a pannelli solari negli Stati Uniti e fornirà il 60% dell’energia necessaria per alimentare l’intero centro.
Il cloud diventerà più pulito in futuro? Cosa ne pensate?
Link | Greenpeace
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Tag: amazon, Apple, cloud, facebook, greenpeace, Microsoft
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